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Ricercato per omicidio in Belize: il pioniere degli antivirus John McAfee è indagato per la morte di un cittadino degli Stati Uniti, Gregory Faull, che abitava nelle vicinanze della sua villa. In un'intervista pubblicata da Wired si dichiara innocente e continua la fuga. È una vicenda che ha aperto un ampio dibattito sui blog. McAfee viene considerato tra i primi ad aver sviluppato software per la sicurezza informatica in grado di fermare virus digitali.
Secondo le prime ricostruzioni, domenica a scoprire il cadavere di Gregory Faull è la colf: il corpo si trovava in un lago di sangue e l'unica ferita visibile era alla testa. Mancavano dall'abitazione un computer laptop e un iPhone e la sua pistola.



È il blog tecnologico Gizmodo a segnalare la notizia dell'omicidio e a rivelare l'orientamento delle indagini su John McAfee che da alcuni anni abitava in Belize. Negli ultimi mesi il comportamento del pioniere degli antivirus aveva sollevato non poche perplessità, come spiega Gizmodo: si era allontanato dalla comunità locale di cittadini degli Stati Uniti e aveva anche preso contatto con alcune gang criminali del posto. In precedenza, la polizia lo aveva arrestato per possesso illegale di armi e droga. Dopo l'omicidio è diventato irreperibile. In un'intervista con Wired dice di essere innocente: spiega che Faull era un suo vicino, ma di non sapere nulla di più di quanto è di pubblico dominio. E afferma di trovarsi ancora in Belize. Dall'articolo emergono anche le frequenti discussioni nella zona per i disagi causati dai suoi cani da guardia che di recente erano stati avvelenati.
McAfee, 67 anni, ha contribuito a fondare l'omonima società di sicurezza informatica, venduta un anno fa. Nella metà degli anni Ottanta aveva fermato l'infezione causata dal Brain virus: è ritenuto il primo malware ad ampia diffusione e si propagava attraverso floppy disk.